Le nostre aziende da sempre si impegnano per favorire Ricerca e Sviluppo per la tutela ambientale. Il valore che diamo alla ricerca ha spinto C.P. a partecipare a un bando organizzato e finanziato dalla regione Veneto per il sostegno a progetti sviluppati da aggregazioni di imprese.
Gli obiettivi specifici del bando sono quelli di favorire l’incremento dell’attività di innovazione delle imprese e consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territoriali.
La ricchezza del progetto, partito ad agosto del 2017 e terminato ad ottobre del 2018, è stata resa possibile grazie alla condivisione delle conoscenze tecnico-impiantistiche e chimico-biologiche delle aziende coinvolte (C.P., SIRAI e F.A.C.A.D) e al know-how derivante dalla ricerca scientifica di avanguardia maturata in seno all’Università Ca’ Foscari.
Obiettivi del progetto Agribiofuel
I principali obiettivi di AGRIBIOFUEL sono la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale di soluzioni innovative utili a convertire scarti agroalimentari (derivanti dall’allevamento a dall’agroindustria come pollina, siero del latte, feccia di cantina, acque di vegetazione) in prodotti ad alto valore aggiunto come il biometano ed un fertilizzante a base di solfato d’ammonio commercializzabile (a più valore economico rispetto ad un ammendante).
L’ambito del progetto riguarda l’applicazione e lo studio di una tecnologia abilitante. Riguarda cioè BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI che sfruttano consorzi di batteri anaerobici e aerobici per la produzione dei prodotti desiderati unite all’utilizzo di innovazioni impiantistiche come i reattori MBR (Membrane Bio Reactor) di ultrafiltrazione non ancora sfruttate nell’ambito della digestione anaerobica degli scarti agroindustriali per la produzione di biogas.
Il progetto vede i suoi principali punti di forza nella sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. Tra i principali prodotti dell’impianto AGRIBIOFUEL, infatti, vi è proprio un biocarburante, che potrà servire per produrre energia ed essere inoltre utilizzato, viste le sue caratteristiche di purezza, anche per autotrazione.
La proposta progettuale contribuisce alla creazione di innovazione di prodotti e allo sviluppo di tecnologie sostenibili rispetto al tema ambientale e alla lotta al cambiamento climatico. Ha l’obiettivo di sviluppare una tecnologia orientata a trovare una soluzione sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico nell’ambito della gestione di scarti di produzione agricola che altrimenti sarebbero destinati allo smaltimento in discarica o, in alcuni casi come gli scarti zootecnici, a concorrere nella produzione di compost a basso valore aggiunto.
Il progetto poi , con tecniche innovative, punta a produrre un fertilizzante ad alto valore aggiunto con recupero di risorse naturali e basso impatto ambientale. Tutti aspetti che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Ancor di più va in questo senso la produzione di biofuel , ovvero di biometano , un combustibile da fonte rinnovabile (prodotto a circuito chiuso, ciò sta a significare che non produce CO2) che potrà andare a sostituire i combustibili da fonte fossile con gran risparmio di emissioni climalteranti sia qualora sia sfruttato quale fonte di energia sia qualora sia utilizzato per la l’autotrazione.
AGRIBIOFUEL inoltre contribuisce all’implementazione della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente e sostenibile abbracciando priorità su cui s’incentra lo sviluppo comunitario al 2020. La priorità riguardante la crescita sostenibile, viene affrontata dal progetto attraverso la promozione di un’economia circolare delle risorse, più efficiente, verde e competitiva, in relazione al fatto che sottoprodotti e scarti dell’industria agroalimentare potranno trovare una modalità di trasformazione in risorse energetiche e di materie prime come fertilizzanti. Gli obiettivi del progetto sono quindi collegabili ad obiettivi di altri programmi UE come LIFE+ e “SME Instrument”.
Tecnologie e prospettive
Il progetto utilizza tecnologie fortemente innovative. Garantisce rendimenti nella produzione di metano nel biogas da digestione anaerobica senza eguali, e costi di gestione legata alla depurazione dei residui del digestato molto inferiori agli impianti attuali. Questo innovativo prodotto è dato dalla combinazione di processi innovativi (come l’MBR anaerobico applicato alla digestione anaerobica) integrati con tecnologie consolidate (come lo strippaggio dell’ammoniaca) in maniera molto innovativa.
Per quanto riguarda le prospettive di mercato, infine, il processo studiato, avente come punto di forza principale l’abbinamento della sezione di ultrafiltrazione al reattore anaerobico, comporta una serie di vantaggi:
- La diminuzione del costo totale dell’impianto dovuta alla possibilità di utilizzare installazioni più piccole;
- La produzione di biogas con un tenore molto più alto di metano rispetto ai sistemi tradizionali, con possibilità eventualmente di poterlo vendere direttamente alla rete come “biometano” senza la necessità di installare un costoso impianto di cogenerazione;
- Abbattere, a più basso costo rispetto ai tradizionali impianti, il contenuto di azoto nel digestato di risulta ottenendo un ammendante costituito da solfato d’ammonio commercializzabile;
- Produrre carbonato di calcio o carbonato di sodio dalla raffinazione del biogas;
- Avere acqua in uscita entro i limiti di scarico delle acque superficiali;
- Ammortizzare il costo dell’impianto in tempi brevi.
Noi di TevGroup siamo orgogliosi e grati per l’opportunità che ha avuto C.P. di prendere parte a questo progetto così innovativo ed in linea con i nostri valori.