Bioedilizia per vincere la sfida dell’ecosostenibilità

bioedilizia e ecosostenibilità

Tutti siamo ormai a conoscenza del fatto che, per preservare la Terra e l’ambiente che ci circonda, sia necessario un cambio di paradigma, di abitudini e di prospettiva.

Per decenni, l’edilizia è stata uno dei campi che hanno contribuito maggiormente a determinare il consumo di suolo e di risorse non rinnovabili in antitesi con l’obiettivo di creare luoghi adatti alla vita delle persone; solo in Italia il suolo consumato è arrivato a 21.000 chilometri quadrati, circa il 7% dell’intero territorio.

Ecco allora che la bioedilizia apre una sfida epocale per ingegneri, architetti, imprenditori e, non da ultimi, per i cittadini: la ricerca di soluzioni e di progetti che siano necessariamente salubri, sicuri e armonici, ma anche e  soprattutto ecologici e a basso impatto ambientale.

Vincerà questa scommessa per le prossime generazioni chi sarà capace di costruire case per vivere in armonia con l’ambiente.

Scegliere materiali sostenibili durante la progettazione è quasi come un “ritorno al futuro”: legno, paglia e mattoni sono stati utilizzati fin dall’antichità, poi soppiantati da altri materiali da costruzione; abbinare la “tradizione” alle scoperte scientifiche garantisce la realizzazione di strutture solide e dall’indubbia efficienza energetica.

La sostenibilità dunque è una chiave di volta per una tecnologia innovativa e rispettosa dell’ambiente, che può funzionare sia in ambito industriale che abitativo. Una volta costruite, le strutture possono raggiungere l’autosufficienza energetica ed idrica configurando impianti di pannelli solari fotovoltaici e circuiti idraulici che riutilizzano l’acqua piovana.

L’uomo ha dato un’impronta forte al mondo che lo circonda, talvolta non curandosi delle conseguenze, ora può fare la differenza impegnandosi nella realizzazione di progetti dall’impatto ambientale prossimo allo zero.