Estate italiana, tra crisi climatica e siccità

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Il cambiamento climatico è ormai sotto gli occhi di tutti e le sue conseguenze sono sempre più spaventose e innegabili. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a molti eventi con catastrofiche conseguenze.

Cambiamento climatico e ripercussioni ambientali

Si stanno registrando delle temperature molto più alte degli anni precedenti. Per la prima volta nella storia, nel Regno Unito, le temperature hanno superato i 40 gradi. In Italia la situazione non è meno preoccupante, le temperature sono molto alte e il caldo sta avendo importanti ripercussioni anche sull’ambiente naturale circostante. È il caso del disastro della Marmolada, dal cui ghiacciaio, nei primi giorni del mese di luglio, è crollata una consistente porzione di ghiaccio causando undici vittime e diversi feriti.

Negli ultimi giorni nella riviera romagnola è stata vietata la balneazione perché è stata trovata una concentrazione troppo alta del batterio escherichia coli. La causa certa di questo valore anomalo non è ancora stata chiarita. Le principali ipotesi avanzate identificano come possibile causa il cambiamento climatico. Secondo alcuni esperti è possibile che si sia registrato un innalzamento delle temperature dell’acqua che ha portato a uno squilibrio organico.

Assenza di piogge, siccità ed emergenza idrica

Un’altra situazione che preoccupa molto è la totale assenza di piogge. È già passato un mese da quando è stato dichiarato lo Stato di emergenza per la siccità nelle regioni del nord del Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia e di piogge estive non c’è ancora l’ombra.

La situazione è grave al punto che in Veneto e Piemonte le riserve d’acqua stanno esaurendosi e conseguentemente le amministrazioni regionali stanno invitando la popolazione a ridurre il consumo dell’acqua al minimo necessario. Il problema della siccità in passato riguardava principalmente le più calde regioni del sud Italia, ad oggi invece attanaglia anche le regioni del nord come mai prima e proprio a causa della crisi climatica. L’ARPA –Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente – dell’Emilia Romagna ha dichiarato che una così prolungata assenza di precipitazioni non si verificava dal 1961.

In Veneto, a causa delle secche dei corsi d’acqua, la cui conseguenza è mancanza di ossigeno per i loro abitanti, stanno venendo recuperati quintali di pesci morti. È il caso per esempio di Padova, nei cui canali sono state raccolti in un solo giorno più di quattro quintali di carcasse.

Anche il Po è a secco, al punto che rischia di perdere l’immagine di grande fiume. Negli ultimi rilevamenti effettuati nel Ferrarese dall’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche il famoso fiume sarebbe ormai prossimo a toccare i 100 metri cubi al secondo di portata.

Le conseguenze sull’agricoltura sono altrettanto preoccupanti. Secondo dati diffusi a inizio mese dalla CIA-agricoltori italiani, associazione che rappresenta gli agricoltori, i danni complessivi dovuti alla crisi idrica potrebbero superare il miliardo di euro. La previsione dei primi giorni di luglio era quella di una riduzione tra il 30 e il 40 per cento della produzione di frutta estiva come i meloni e i cocomeri e del 50 per cento di mais e soia.

 

L’attuale crisi idrica e climatica è per noi di Tev Group un problema a cui ci sentiamo particolarmente vicini. L’acqua è una risorsa che abbiamo sempre cercato di difendere con il nostro lavoro e impegno quotidiano. Non per nulla il nostro motto è “cambiamo il mondo una goccia d’acqua alla volta”. Mai come oggi questo motto dovrebbe appartenere a tutti e tutte. Come tutti e tutte dovrebbero impegnarsi nel ridurre gli sprechi.

Siamo fieri di poter dire che alcuni dei nostri clienti mettono questo impegno al centro delle loro attenzioni. È il caso ad esempio dell’Hotel Danieli,  Luxury Collection Hotel, Venezia, che ricicla l’acqua di recupero per il 30%.

L’acqua recuperata viene riutilizzata per i circuiti dei frigoriferi, le vaschette dei WC e i sistemi di riscaldamento e raffreddamento dell’acqua.

 

impianto depurazione acqua
L’impianto di depurazione delle acque dell’Hotel Danieli, Luxury Collection Hotel a Venezia.

 

Scopri qui l’impianto di depurazione che con un sistema di reattori a membrana (MBR) riutilizza l’acqua depurata per i servizi igienici dell’albergo e per la centrale termica.

Un vero e proprio modello virtuoso, che permette di ridurre sensibilmente gli sprechi d’acqua, dimostrando la spiccata sensibilità della gestione dell’hotel nell’approcciarsi alle tematiche ambientali.