Il cambiamento climatico è una cosa seria. L’innalzamento globale delle temperature può causare danni ambientali di enorme portata, a breve, medio e lungo termine.
E se i governi non fanno nulla per evitare il disastro, forse è il caso di impegnarsi in prima persona schierandosi per proteggere il nostro futuro. Questo è il pensiero di Greta Thunberg, la quindicenne svedese che ha attirato su di sé l’attenzione dei politici di tutto il mondo.
Greta Thunberg e Fridays For Future
“Faccio sciopero. Lo faccio perché gli adulti stanno sputando sul mio futuro.”
“Se i politici non fanno niente, è mia responsabilità morale fare qualcosa.”
“Vogliamo un impegno concreto contro il cambiamento climatico! E lo vogliamo subito.”
Queste sono alcune delle frasi che stanno popolando in questi giorni i canali social legati alla giovanissima attivista svedese, che dal 20 agosto 2018 sta scioperando nel tentativo di sensibilizzare il proprio governo. La richiesta è apparentemente semplice: ridurre le emissioni di carbonio come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico.

La voce di Greta non è rimasta isolata: ad ascoltarla, facendola propria, ci sono gruppi di studenti di tutto il mondo, Italia inclusa, che hanno dato vita a Fridaysforfuture. Si tratta un’iniziativa internazionale che ha uno scopo comune: chiedere ai governi dei vari paesi di impegnarsi contro il cambiamento climatico.
Non è una ragazzata, non fa appello alla violenza né sollecita azioni drastiche. Fridays for Future è mossa da radici ben più profonde e chiede, in modo molto semplice e diretto, un impegno concreto per evitare una crisi climatica di cui tutti pagheremmo le conseguenze, se non noi direttamente, di certo i nostri figli e nipoti.
Finora la risposta delle politiche mondiali a questo problema non è stata soddisfacente. Per questo, Greta Thunberg e tutti coloro che la seguono hanno sentito il bisogno di impegnarsi in prima persona, convinti del fatto che una spinta dal basso possa fare la differenza.
Global Strike for Future: la manifestazione del 15 marzo
Dallo scorso 20 agosto Greta Thunberg ha protestato ogni venerdì davanti al parlamento di Stoccolma, ora è il momento di unire le forze. Ecco perché il prossimo venerdì ci sarà una manifestazione internazionale che coinvolgerà anche molte città d’Italia.
Dalla Svezia all’Australia, studenti e cittadini di tutto il mondo manifesteranno in un “climate strike”, cercando di sensibilizzare le coscienze e di smuovere i politici per fare veramente qualcosa.
Per concludere, citiamo le parole pronunciate da Greta Thunberg sul palco della Cop24 (la Conferenza Onu sul Clima) di Katowice in Polonia: “Il mio nome è Greta Thunberg, ho 15 anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente. Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo.
Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile.
Nel 2078 festeggerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi”.
Per maggiori informazioni ecco il link alla piattaforma internazionale: fridaysforfuture.org