Quando nel 1997 fu fondata TEV la prima azienda del nostro gruppo abbiamo adottato come modello i discorsi di tre grandi uomini. Se verrete a trovarci nella nostre sede a Mira appena entrati potrete fermarvi a leggere le loro parole appese all’interno di grandi cornici. Questo perché ancora oggi,in un contesto in cui la crisi si fa sentire ovunque, noi di TEV GROUP vogliamo tenere ben presenti i nostri ideali e ben stretti gli esempi che ci hanno guidato nella realizzazione dei nostri progetti e nella fondazione delle nostre aziende.
Il primo dei grandi uomini che ha ispirato il nostro percorso è R. J. Kennedy, politico statunitense morto a seguito di un attentato quando era a un passo dal diventare presidente, che ha pronunciato le parole che seguono:
«Con troppa insistenza e troppo a lungo, sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulo di beni terreni. Il nostro Pil ha superato 800 miliardi di dollari l’anno, ma quel PIL – se giudichiamo gli USA in base ad esso – comprende anche l’inquinamento dell’aria, la pubblicità per le sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana. Il Pil mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di forzarle.
Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck, ed i programmi televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere giocattoli ai nostri bambini.Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Comprende le auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte urbane. Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago.
Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l’intelligenza del nostro dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese.
Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani».
Questo discorso spiega perfettamente gli ideali dei lavoratori nelle nostre aziende. Il guadagno è importante, è vero, ma non vogliamo sia quello a definirci, ci sono cose più importanti nel nostro lavoro che devono essere il nostro orgoglio: l’amore per l’ambiente in primis,ma anche la soddisfazione del clienti e la creazione di un clima sereno nei rapporti tra noi lavoratori.
Il secondo dei nostri modelli viene da uno dei movimenti più ampi al mondo, lo scoutismo. Ci sono tanti esempi dal mondo scout di cui la nostra azienda beneficia ogni giorno: l’essere preparati alle difficoltà che sopraggiungono, il guardare sempre più lontano anche quando si crede di starlo già facendo, il sorridere e cantare anche nelle difficoltà, il lavoro di squadra. Le parole che decidemmo di adottare come esempio sono però quelle dell’ultimo discorso pronunciato da B.P. ai suoi Scouts:
Cari Scouts,
se avete visto la commedia Peter Pan vi ricorderete che il capo dei pirati ripeteva ad ogni occasione il suo ultimo discorso, per paura di non avere il tempo di farlo quando fosse giunto per lui il momento di morire davvero. Succede press’a poco lo stesso anche a me e, per quanto non sia ancora in punto di morte, quel momento verrà, un giorno o l’altro; così desidero mandarvi un ultimo saluto, prima che ci separiamo per sempre.
Ricordate che sono le ultime parole che udrete da me: meditatele.
Io ho trascorso una vita molto felice e desidero che ciascuno di voi abbia una vita altrettanto felice.
Credo che il Signore ci abbia messo in questo mondo meraviglioso per essere felici e godere la vita. La felicità non dipende dalle ricchezze né dal successo nella carriera, né dal cedere alle nostre voglie.
Un passo verso la felicità lo farete conquistandovi salute e robustezza finché siete ragazzi, per poter essere utili e godere la vita pienamente una volta fatti uomini.
Lo studio della natura vi mostrerà di quante cose belle e meravigliose Dio ha riempito il mondo per la vostra felicità. Contentatevi di quello che avete e cercate di trarne tutto il profitto che potete. Guardate al lato bello delle cose e non al lato brutto.
Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Cercate di lasciare questo mondo un pò migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere fatto del nostro meglio. “Siate preparati” così, a vivere felici e a morire felici. Mantenete la vostra Promessa di Scouts, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo.
Il vostro amico, Baden Powell of Gilwell
Baden Powell ha insegnato a noi di TEV GROUP a renderci conto che il nostro lavoro corrisponde alla vera felicità: aiutare il prossimo e rendere il mondo un poco migliore di come lo si ha trovato. Con le nostre tecnologie e i nostri costanti investimenti sulla ricerca possiamo affermare con assoluta certezza di star facendo del nostro meglio ogni giorno per garantire la tutela ecologica.
L’ultimo grande esempio, forse il più rilevante nel nostro campo d’azione, che ci stimola ogni giorno è quello che ci ha portato il grande scienziato Albert Einstein in relazione al tema della crisi.
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
Ogni volta che in azienda si presentano momenti difficili ci impegniamo a tenere a mente le parole del fisico, fondamentali per tenere duro e credere nelle nostre capacità.
Pensiamo sia importante in un contesto lavorativo avere dei precisi modelli di riferimento che possano aiutare a perseguire i propri obiettivi. Ci tenevamo per questo a raccontarvi chi solo le persone che ci hanno guidato nella fondazione del nostro gruppo aziendale e l’importanza che rivestono tutt’oggi nel definire i nostri valori ed il nostro lavoro