Intervista Aldo Dori – Responsabile Produzione TevGroup

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Abbiamo intrapreso un grande processo di cambiamento interno, per diventare l’azienda del futuro, quella che abbiamo sempre desiderato essere. Restiamo però dell’idea che per crescere si debba sempre partire dalle Persone che formano l’ecosistema aziendale, ecco perché abbiamo deciso di riprendere le interviste ai nostri collaboratori! Una delle figure chiave del nostro gruppo è Aldo Dori, Responsabile della Produzione ed esperto delle dinamiche operative, pensate che fa parte di TevGroup fin dall’inizio, da oltre vent’anni. Vediamo cosa ci racconta..!

Buongiorno Aldo, tu sei il Responsabile della Produzione per Tev Group. Quello che ricopri è un ruolo di grande responsabilità in cui il coordinamento e l’organizzazione delle risorse incidono attivamente sull’efficienza dell’Azienda. Quali sono le regole più importanti che ti permettono di lavorare bene con il tuo team?

Il buon leader di un team deve avere due atteggiamenti precisi: essere chiaro nelle disposizioni e aperto nel confronto con gli altri. Importantissima sono infatti la capacità di ascoltare e la predisposizione ad accettare consigli. Proposte inaspettate che in un primo momento possono sembrare fuori dallo standard possono rivelarsi vincenti, anche se in un primo momento eravamo scettici a riguardo. Non si deve mai dare per scontato che una soluzione possa essere l’unica. Le idee migliori nascono dal confronto tra idee diverse.

Con il passare degli anni c’è stata un’evoluzione delle problematiche ambientali, e sicuramente anche degli strumenti per risolverle. Da un punto di vista tecnologico, come sono cambiati i sistemi di depurazione e di trattamento delle acque rispetto a quando hai iniziato il tuo lavoro?

Lavoro in questo settore da diversi anni e questo mi ha permesso di assistere a un vero e proprio passaggio da fase analogica a digitale. Questa rivoluzione ha coinvolto tutte le fasi del nostro lavoro: dalla progettazione, agli strumenti di misurazione e controllo, alle attrezzature utilizzate negli impianti. Ne ha beneficiato moltissimo la qualità e ha costituito un vero e proprio cambiamento epocale: quasi il passaggio da un medioevo a una nuova rivoluzione industriale. Io quando ho iniziato lavoravo in un ufficio tecnico: mi ricordo cosa comportasse fare degli errori con la china. Eri costretto a ricominciare sempre da capo. Moltissimo è cambiato con il disegno tecnico: le possibilità che dà sono infinite. La rivoluzione digitale anche nel nostro settore è stata fondamentale.

Parlando degli impianti la qualità delle acque che vengono ripulite grazie alle performance dei nuovi dispositivi di filtrazione. C’è un altissimo aumento di qualità del prodotto finale, rispetto a 20-30 anni fa.

Fai parte di un’Azienda che è leader di settore per l’innovazione e l’avanguardia tecnologica. Se potessi viaggiare nel tempo e tornassi indietro dal 2050 ai giorni nostri, quale sarebbe la scoperta più utile per l’ambiente che vorresti anticiparci?

Mi immaginerei un mondo con meno impianti e più senso civico delle persone. Non possiamo sempre aspettarci che sia l’interventismo tecnologico a dover intervenire. Esso è certamente importante ma da solo non basta: bisogna partire dal senso civico. Quella ambientale è una problematica urgente. L’inquinamento e le catastrofi ambientali possono distruggerci in poco tempo se non agiamo. Parte tutto dall’uomo. La più importante scoperta che l’uomo possa fare per l’ambiente e il mondo in cui viviamo è la più semplice: l’educazione delle nuove generazioni a uno spiccato senso civico.